Peter Eisenman
Gli anni del linguaggio 1968-77
Eisenman, educato al formalismo di
Colin Rowe, concentrata il suo lavoro sull'analisi esclusivamente formale degli
edifici rivendica la centralità dei processi linguistici e sintattici che
presiedevano l'opera. Eisenman è molto attento al dibattito filosofico e
all'analisi sul "testo" come struttura di segni autonomamente
relazionati.
Un secondo influsso presente con
particolare forza in Eisenman è quello dell'arte concettuale che si muoveva per
promuovere un'associazione scarnificazione delle forme. Si stretta della ricerca dell'essenziale per lavorare su una chiave
enigmatica, quasi come una sfida per le menti, sul fronte della scrittura e del
linguaggio.
Il Modernismo per Eisenman
rappresenta la rottura della centralità umanistica, l'esaltazione del momento
autoreferenziale e autonomo della ricerca.
L'architettura diviene un "testo" per rappresentare la "struttura formale di una narrazione", non per veicolare il complesso dei significati ideologici, funzionali, sociali, costruttivi.
Le case
Al centro delle pubblicazioni ed
esposizioni sono i numerosi disegni assonometrici che illustrano i passaggi
evolutivi dell'opera.
A cominciare dal 1967 Eisenman
progetta una serie di case che vogliono essere "di carta", non tanto
per il loro aspetto, quanto per sottolineare il substrato concettuale che le ha
generate.
Rowe lo aveva mosso alla
riscoperta del razionalismo di Terragni. Sempre interessato dalle differenze,
dalle frizioni, dalle opposizioni, egli è attratto da due opere di Terragni in
contrasto l'una con l'altra. La Casa del Fascio si basa su un processo di estrazione di materia e di stratificazione verso l'interno, la Giuliani-Frigerio invece si muove dall'interno verso l'esterno con una esplosione delle parti secondo una logica sintattica più vicina al Neoplasticismo.
Casa del Fascio Giuseppe Terragni, 1932-1936 Como. |
Casa Giuliani Frigerio Giuseppe Terragni, 1939-1940
Como. |
Il problema per Eisenman è
lavorare tra le tecniche che usa Terragni: estrazione e esplosione. L'archietto
risolverà il conflitto con l'implosione. Un' esplosione delle pareti, dei
piani, dei volumi che non invade l'esterno ma è rivolta verso l'interno.
Nella House II realizza tra il
1969 e il 1970 Eisenman riprende dalla Casa del Fascio l'idea di un quadrato in pianta che viene compresso
in alzato nello stesso rapporto di 1/2 adoperato da Terragni. Ma il semicubo
che genera non è così compatto perché viene modulato in 9 quadrati che vengono
abitati lungo una "L" e lasciati liberi nella doppia altezza della
corte interna.
La stratificazione dei volumi,
generata dalla scaletta entro dei cubi a "L", a volte arriva in
facciata a volte su ferma presentandosi come puro scavo. Una soluzione quella
dello slittamento 3 sovrapposizione dei moduliquadrati per lasciare posto alla
circolazione verticale e orizzontale. Anch'essa deriva dallo studio delle
architetture di Terragni.
Peter Eisenman, 1969-1970 Hardwick, Vermont. |
Dei palinsesti
Non rimuovere ma affrontare
Abbiamo lasciato Peter Eisenman
immerso in una fase tutta concettuale e linguistica, ma attraverso una
rigenerazione complessiva compiuta nei primi anni ottanta egli aprirà un filone
di ricerca che farà germinare progetti importanti redatti dal suo studio e da
molti altri architetti che si ispirano alle sue ricerche.
Sul concetto di "luogo"
che con il Post-moderno sale alla ribalta Eisenman da la definizione di
"sterro archeologico": disseppelire le storie dei luoghi scoprendo
geometrie abbandonate, perdute o soltanto immaginate. Lo strumento per questo lavoro si chiamerà tracciato: reticoli spaziali ordinatore, griglie complesse e
stratificate come un palinsesto.
Sterro, tracciati, metafore
Nel 1982 Eisenman si dedica
completamente al progetto per IBA a Berlino.
L'edificio è come sollevato da un
terreno archeologico anche se il progetto realizzato non ha la capacità di rappresentare tutti i suoi complessi
rimandi.
L'idea dello sterro archeologico,
dei tracciati da riscoprire e portare alla superficie per strutturare il
progetto si ripresenta in una proposta per il Parco de la Villette. L'esito è
un intrigante collage ma manca di una struttura spaziale convincente.
IBA Social Housing Peter Eisenman, 1981-1985 Berlino. |
Il between
Il progetto dell'ampliamento del
Wexner Center voleva ospitare un processo continuo dalla fruizione alla
produzione. Ne deriva la caratteristica di "percorso" dell'edificio.
Si tratta del tracciato della città e quello del campus che, incrociandosi
nell' edificio, ne strutturano la geometria.
Con Eisenman risulta che l'architettura in questa fase storica non può fare a meno del luogo e del contesto.
Ampliamento del Wexner Center Peter Eisenman, 1989 Columbus, Stati Uniti. |
Processi di progettazione in Peter Eisenman
Blurring
Eisenman aggiunge una tecnica di
grande fascino perché dà una risposta finalmente innovativa a un vecchio
problema della nuova architettura: il movimento.
Il movimento diventa l'ispirazione
concettuale e allo stesso tempo la tecnica con cui organizzare un nuovissimo
modo di progettare.
L'origine è nel futurista italiano Giacomo Balla ("Dinamismo di un cane al guinzaglio", 1911) ma l'immagine universale nota è il "Nudo che scende le scale" di Marcello Duchamp (1912-16)
![]() |
Dinamismo di un Cane al Guinzaglio Giacono Balla, 1911 Albright-Knox Art Gallery, Buffalo |
![]() |
Nudo che scende le scaleMarcello Duchamp, 1912-16 Philadelphia,Museum of Art |
Casa Guardiola
Il Blurring fa la sua prima apparizione in un progetto di casa unifamiliare redatto nel 1988, a cinque anni dalla chiusura del ciclo delle case numerate. Si tratta della Casa Guardiola a Santa Maria del Mar, sulla costa spagnola di Cadice.
Eisenman disegna la casa sul
movimento ondulatorio di una "L". Le geometrie che ne derivano,
vibrano, dondolare, ruotano una sull'altra in pianta, sezione, alzato.
Attraverso questi movimenti si vengono a creare a volte con l'incastro altre
con la sottrazione altre con l'intersezione gli spazi, si forma il percorso che
attraversa la costruzione e nasce, soprattutto, una nuova estetica.
Casa Guardiola Peter Eisenman, 1988 Cadice, Spagna. |
Ampliamento College of Design Architecture and Planning
Nel progetto di ampliamento del College of Design Architecture and Planning (Università di Cincinnati) Eisenman usa in un programma complesso alcune delle idee che ha sviluppato negli anni. Per esempio l'idea di incunearsi tra strutture esistenti: quella dello spazio "tra" le cose, quella dello scaling. Ma l'idea di base è quella del blurring.
La prima idea è relativamente
semplice. Alla struttura dell'edificio esistente, che si muove
funzionalisticamente a zig-zag sul terreno, viene aggiunta una struttura ad
andamento ondulato che contiene le nuove attrezzature. Ma l'idea geniale scatta
solo dopo il progetto guardiola e consiste nell'applicare la tecnica del
Blurring simultaneamente al nuovo fabbricato e a quello preesistente. Entrambe
le geometrie di base vengono duplicate e ruotate con la tecnica del cagnolino
di Balla.
I movimenti di ondulazione e traslazione delle due geometrie si ripercuotono anche all'interno confermando spazi eterogenei. Allo scontro asettico delle gabbie modulari di altri progetti, si sostituiscono cavi complessi, ricchi, affascinanti e nuovissimi.
Rebstock Park. Plasmare la città
In questo progetto del 1990 per un
quartiere di 450 mila mq tra abitazioni ed edifici di commercio si incrociano
molte tecniche, molte idee. La prima è che l'architettura residenziale non è
solo quantità, ma essa stessa crea
l'immagine della città. Eisenman itroduceil concetto di tessuto.
Il terreno si deve trasformare da lastra su cui poggiare i volumi in un insieme da progettare attentamente come un insieme compatto in cui interagiscono spazi, strade, edifici, sistemi verdi e lastricati per contrapporre alla discontinuità la continuità tra uno spazio e l'altro, tra una configurazione e la successiva.
Per cui alle griglie ortogonali
tradizionali adoperate nei sistemi insediativi bassi ad alta densità, egli sostituisce tre tracciati tra loro
diversi: il primo a maglia larga derivato dal sistema del grande geografo
Mercatore, un secondo a trama fitta di un'area limitrofa, un terzo misticismo
che segue i confini ondulati dell'area di progetto localizzata tra gli anelli
viari del cosiddetto "terzo anello verde" di Francoforte.
Il risultato è he alla ripetitività di alcuni sistemi
insediativi, si sostituiscono linee ondeggianti e sempre variabili.
I corpi edilizi si deformano per seguire l'andamento della rete dei percorsi.Il risultato è un ambiente ricco di strutture eccezionali e che, al contempo, risponde a tutti i canoni della moderna funzionalità urbanistica. I mezzi, in fondo, non sono più costosi di quelli che hanno conformato molti quartieri residenziali in tutto il mondo.
Conclusioni
La parola chiave a questo punto diventa diagramma: cioè l'esplicazione di una serie di relazioni possibili e auspicabili del progetto. Gli esiti dipenderanno dagli eventi che intervengono nello sviluppo del progetto come fossero variabili per far evolvere il diagramma conduce verso una forma finale invece che un'altra.
Chiesa dell'anno 2000
Luogo: Roma, Italia
Anno: 1996
"Il pellegrinaggio era una terapia attraverso lo spazio. L'idea della distanza simboleggiava bisogni insoddisfatti; il pellegrinaggio esprimeva un desiderio di intimità. L'effetto architettonico di questi desideri e condizioni invertiti è stato
riscontrato in molte chiese di
pellegrinaggio, che hanno acuito il senso del desiderio e della realizzazione
riproducendo il pellegrinaggio in miniatura, all'interno del corpo della chiesa
stessa.
Oggi, i viaggi aerei ei media sono
crollati alla distanza del pellegrinaggio e hanno creato un accesso universale
alla sua esperienza. La chiesa stessa deve fornire al pellegrino
l'esperienza della distanza e della vicinanza."
https://eisenmanarchitects.com/Church-of-the-Year-2000-1996
Commenti
Posta un commento